NICHELINO, fraz. Stupinigi. Negozi, ristoranti e un polo biologico: così rinasce la nuova Stupinigi.

Recupero dell’area della palazzina di caccia, creazione di una vera e propria cittadella adiacente con negozi, attività artigianali e commerciali. Con un focus principale sulla zona ex granai e il fabbricato ex Mandria, un tempo conosciuto come trattoria dei cacciatori. E poi un polo di interesse turistico-culturale, capace di stimolare anche il ripopolamento. Ecco le linee guida del recupero del borgo di Stupinigi, diventato ieri ufficialmente uno dei progetti bandiera che la Regione candiderà sui fondi del Pnrr. La delibera che conferma la volontà di investire su questo grande piano di riqualificazione è stata approvata dall’amministrazione Cirio: dopo il lavoro sulla Reggia di Venaria, questo sarà il più articolato per lo sviluppo del sistema culturale e turistico piemontese. Ora l’atto scritto c’è.
Fulcro di tutto è la zona di viale Torino, la strada che collega la palazzina con l’ingresso delle tangenziali. E quindi la riqualificazione dei poderi e strutture che corrono lungo la striscia d’asfalto. I progetti sono diversi e le proposte non mancano. Ad esempio: nella zona ex granai, il fabbricato è diviso in tre piani e ognuno potrà ospitare servizi differenti. Nel recente passato si era parlato di un ostello nel piano più alto, mentre il salone del primo livello potrebbe diventare un centro polifunzionale. Anche la zona delle cantine avrebbe aspirazioni ricettive. Vocazione residenziale per quella che un tempo era la trattoria dei cacciatori, con la ristrutturazione degli appartamenti interni. E poi c’è la partita degli insediamenti commerciali, legati anche alla valorizzazione dell’agricoltura. In ballo, ad esempio, un nuovo polo del biologico accanto all’attuale macelleria, mentre potrebbero aumentare le aree destinate alla cura degli animali. Come oggi, ad esempio, è la zona dove sorge la fattoria didattica.
Il piano si incastra con gli altri progetti di sviluppo del parco e le operazioni in corso per il recupero del Castelvecchio, dietro la palazzina di caccia. In sostanza, l’area diventerà un polo di attrazione a 360 gradi dove si potranno visitare i gioielli della palazzina, respirare la storia agricola della zona e comprare prodotti «made in Stupinigi», rendendola attrattiva un po’ come era stato fatto con la Reggia di Venaria.
Ulteriore conseguenza auspicata è il ripopolamento della zona. L’obiettivo è completare la trasformazione per il 2030, legandolo alla valorizzazione dei borghi. L’investimento è di 25 milioni di euro, 20 con il Pnrr e altri 5 nell’ambito della programmazione del fondo europeo di sviluppo regionale, con l’obiettivo di non frammentare le energie di queste risorse, concentrandole in un grande intervento.
«Il Piemonte – dicono il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla cultura Vittoria Poggio – è pronto a raccogliere la sfida, il progetto è ambizioso ma abbiamo le capacità e le forze per farlo crescere e per portarlo a compimento.
Stupinigi non ha nulla da invidiare ai Castelli della Loira: diventerà una seconda Reggia di Venaria».
Raggianti gli amministratori nichelinesi: «Siamo orgogliosi di questa candidatura – dicono Giampiero Tolardo, sindaco di Nichelino e Diego Sarno consigliere regionale Pd -. In questi anni ci siamo impegnati, anche attraverso il protocollo dei sindaci, per valorizzare l’area dal punto di vista storico-artistico e come polo culturale e ambientale con eventi di interesse internazionale come Stupinigi Sonic Park».

Autori: Cristina Insalaco, Massimiliano Rambaldi.

Fonte: www.lastampa.it, 30 gen 2022