Per visualizzare le schede vai al sito www.santantonioabate.afom.it
Il culto di Sant’Antonio Abate in Piemonte ha trovato larga diffusione non solo in alcuni centri urbani, ma anche e soprattutto nell’ambiente delle valli alpine e delle campagne.
Questo è avvenuto perché nella religiosità popolare alla figura del Santo è stato associato il maiale, con il grasso del quale gli Antoniani alleviavano le piaghe provocate dal cosiddetto fuoco di S. Antonio (herpes zoster).
Sant’Antonio fu quindi considerato prima il patrono dei maiali e poi di tutti gli animali domestici, che il 17 gennaio, giorno della sua festa liturgica, venivano portati in chiesa perché fossero benedetti.
Il progetto si propone di ricercare e classificare immagini del Santo (statue, quadri, affreschi, miniature), che sono facilmente riconoscibili perché caratterizzate, oltre che dalla presenza del maiale, anche dal bastone a forma di tau e da una campanella.
L’ambito territoriale di intervento è il Piemonte.
Scarica il depliant di presentazione del progetto.
Per visualizzare le schede vai al sito www.santantonioabate.afom.it