NICHELINO (To). Stupinigi attrae (finalmente) turisti. Licia Mattioli: «Chiuso un anno da record, ma vogliamo migliorare».

La presidente della Fondazione Ordine Mauriziano: «Destinati 3 milioni a Castelvecchio».
Nel corso del 2023 sono stati 140 mila i visitatori della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Numeri importanti, nettamente superiori agli ultimi anni, soprattutto se paragonati al periodo precedente nella pandemia (nel 2019 erano stati 98 mila). Un dato che fa sorridere Licia Mattioli, imprenditrice, avvocato, console onorario e, dal 2022, anche presidente della Fondazione Ordine Mauriziano, che è proprietaria della reggia juvarriana.
La Palazzina si conferma come motore trainante di Stupinigi, mentre il recupero di edifici e poderi (non gestiti da Fom) stenta a decollare. Come si può migliorare e cosa è mancato?
«Non ci sono colpevoli, né motivazioni. Nonostante la Fom non sia più proprietaria del “concentrico” la sinergia con tutti gli enti territoriali prosegue ed è finalizzata a migliorare la visibilità e le potenzialità della Palazzina e del territorio circostante».
Il 2024 dovrebbe essere l’anno del rilancio. Quali programmi avete?
«Avvieremo un ambizioso progetto che porterà a ripristinare l’originale percorso di visita ad anello alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Partiremo quindi con il restauro dell’appartamento di Ponente, del Re Carlo Felice, con la riqualificazione di uno dei più affascinanti percorsi nascosti, la Galleria interrata di Levante e con l’individuazione di un locale idoneo ad ospitare la carrozza napoleonica, attualmente in prestito alla Reggia di Venaria, ma che troverà presto una nuova specifica collocazione proprio in Palazzina. L’appartamento del Re Carlo Felice sarà riaperto dopo quasi 10 anni di chiusura, grazie anche a un finanziamento di 350mila euro per il recupero degli apparati decorativi fissi, patrocinato dalla Consulta per la Valorizzazione Beni Storico Artistici e Culturali Torino.
L’appartamento, inoltre, rientra nel più ampio progetto di restauro dell’ala di Ponente. A quanto ammonta l’investimento?
«Abbiamo un finanziamento di 5 milioni di euro del Ministero della Cultura, attraverso il piano strategico “Grandi progetti culturali”, che vuole rendere progressivamente di nuovo visitabili tutti gli spazi dell’ala ovest: la Galleria di Ponente, l’atrio e gli appartamenti del re Carlo Felice e del Principe di Carignano, oltre alla galleria di cimeli napoleonici che chiude l’anello di visita. Questo piano strategico che prevede opere di riqualificazione e riuso, ha come data di esecuzione il 2025-2026. Il totale degli investimenti sulla Palazzina per il biennio 2023-2024 si aggira intorno ai 3 milioni e 200mila euro tra fondi pubblici e privati, a cui si aggiungono 5 milioni di euro del MiC destinati al completamento del percorso museale, ottenuti anche grazie all’intervento della Regione Piemonte. Il ministero ha anche disposto un finanziamento di 3 milioni e 200mila euro per la messa in sicurezza del Castelvecchio, il castello che si trova a lato della Palazzina juvarriana».
Nel 2023 c’è stato un obiettivo cambio di passo per la Palazzina a livello di offerta e afflusso. Ci sono ancora margini di miglioramento e potenzialità da esprimere?
«Per quanto riguarda l’afflusso stiamo tornando e addirittura superando i numeri pre-covid. Nel solo mese di dicembre abbiamo avuto più di 9 mila visitatori e i dati non sono ancora consolidati. Stiamo comunque lavorando per migliorarci. L’obiettivo, come ho già detto, è il ripristino del percorso di visita ad anello con quindi l’inclusione di nuovi ambienti visitabili, ma dobbiamo sempre tenere conto che, per come è predisposto il percorso di visita interno alla Palazzina, per motivi di conservazione e tutela, non possiamo ipotizzare un numero eccessivo di passaggi giornalieri».
In ottica futura i lavori per la circonvallazione di Borgaretto sono stati quasi completati e, una volta inaugurato il secondo lotto si potrà davvero pensare alla chiusura della rotonda di Stupinigi. Come giudica questa ipotesi?
«Il nostro auspicio è che si trovi un sistema per far raggiungere facilmente la Palazzina dal centro di Torino. Sull’ipotesi di chiusura della rotonda di Stupinigi e della strada che porta alla Palazzina sono attivi tavoli di lavori con tutti gli enti coinvolti per trovare un’adeguata soluzione».
Senza il prolungamento del 4, però, i turisti farebbero ancora più fatica a raggiungere la Palazzina. Potrebbe essere penalizzante o l’idea di un grande polmone verde pedonale attorno potrebbe richiamare ancora più turisti?
«Anche sul prolungamento della linea 4 è attivo un tavolo di concertazione tra i sei comuni del distretto di Stupinigi e la Città Metropolitana. Noi, ripeto, speriamo in una Palazzina raggiungibile comodamente».

Autore: Massimo Massenzio

Fonte: www.torino.corriere.it, 4 gen 2024