NICHELINO (To). Chiappero, sos per Stupinigi: “Servono 20 milioni per salvarla”.

Luigi Chiappero è consigliere della Fondazione Ordine Mauriziano, che gestisce la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Nel consiglio di amministrazione insieme a lui c’è Paolo Biancone, professore di economia aziendale all’Università di Torino, che condivide con l’avvocato visioni e progettualità.
Chiappero, la Regione con i fondi del Pnrr recupererà l’area esterna, creando una vera e propria cittadella con negozi, attività artigianali e commerciali nell’ottica del rilancio.
Ma il cuore di quest’area, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, come sta?
«La Fondazione Ordine Mauriziano, da quando è stata istituita, non ha mai ricevuto finanziamenti pubblici, solo un contributo straordinario di 3 milioni di euro nel 2019 da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui dipende direttamente. Oggi tra le entrate e le uscite abbiamo uno sbilancio di 2,5 milioni, ed è questa la cifra che ci servirebbe da Roma ogni anno, almeno per i prossimi cinque. Non si tratta di un contributo ordinario per sopravvivere, ma di denaro che permetterà a Stupinigi – insieme ad altri finanziamenti – di arrivare a camminare da sola nel 2029, anno in cui si festeggerà il tricentenario dalla sua costruzione».
Quali sono i vostri progetti?
«Noi abbiamo le idee chiare e un dossier già pronto sui prossimi passi da percorrere. Il primo nodo da sciogliere sono i finanziamenti straordinari per rilanciare la Palazzina: servono 15 milioni per gli interventi strutturali nell’ala di ponente e nelle esedre».
In cosa consistono i lavori?
«Abbiamo bisogno di rifare gli impianti, restaurare la Citroniera e gli alloggi dell’ala ovest, fare una revisione integrale dell’ex asilo, restaurare gli infissi, le facciate, le balaustre. Bisogna ampliare il percorso museale, sistemare i locali dell’ex segheria, i tetti e la chiesa. Stiamo poi lavorando a un ulteriore progetto fondamentale per ristrutturare il parco e i giardini, riportandoli ai fasti di un tempo. Al momento abbiamo 16 dipendenti, che credono fortemente nel rilancio della Palazzina, ma a fronte di un progetto di questo tipo avremmo bisogno di incrementare il personale».
La Fondazione è anche proprietaria dell’adiacente Castelvecchio. .
«Sì, abbiamo ottenuto dal Ministero, grazie alla soprintendenza, 3,5 milioni. Ma abbiamo calcolato che ce ne servono almeno 8 per rimetterlo nelle condizioni di essere visitato dal pubblico. Il maniero di Emanuele Filiberto al momento è inaccessibile».
Il vecchio presidente Angelo Miglietta si è dimesso a luglio: quando verrà nominato il successore?
«Questo è il secondo nodo da sciogliere, perché senza il presidente, Paolo Biancone e io non possiamo essere operativi e approvare il documento programmatico pluriennale. Dopo 5 solleciti alla Presidenza del consiglio dei Ministri, che lo deve nominare, il 2 febbraio abbiamo minacciato le dimissioni. E allora a quel punto ci hanno comunicato che la nomina dovrebbe arrivare la prossima settimana».
Stupinigi fa parte della rete delle residenze reali sabaude, come valorizzarla?
«Servirebbe un’autostrada ciclabile che colleghi senza interruzioni tutte le residenze sabaude. Potrebbe essere collegata anche al progetto Vento, e attrarre quindi un turismo sportivo e culturale. Le sinergie potrebbero anche riguardare la programmazione, e per quanto ci riguarda se tutti i nostri progetti si concretizzassero potremmo triplicare gli spazi accessibili della Palazzina con un conseguente aumento di pubblico. Nel 2019 i visitatori sono stati 90mila».

Autore: Cristina Insalaco

Fonte: www.lastampa.it, 11 feb 2022