Come allungare le mani su ospedali, terre e palazzi.
Il volume racconta di una grande disavventura finanziaria.
Protagonista è l’Ordine Mauriziano di Torino, proprietario di immensi beni storici, artistici, fondiari, con una vocazione ospedaliera che gli deriva da cinque secoli di vita.
A metà degli anni Novanta, l’Ordine ha offerto ai cittadini con il sostegno delle istituzioni un grado di eccellenza della sua offerta sanitaria.
In corso d’opera, l’istiotuzione che gestisce la sanità pubblica, la Regione Piemonte, ha ridotto i finanziamenti. Ma i dirigenti mauriziani si sono fidati delle promesse della giunta regionale e dell’assessorato alla Sanità contenute in delibere e piani regionali, mai tradotte in una Convenzione che stabilisse un’equa remunerazione e il ripianamento degli investimenti.
Una fiducia davvero mal riposta nella politica, che dapprima ha spinto il Mauriziano sulla strada dell’espansione e della lotta contro il cancro, per poi tagliarne repentinamente appoggi e fondi.
L’Ordine nel 2002 è stato commissariato. I suoi vertici azzerati. E ora se ne prospetta la liquidazione.
Indice:
Prefazione di Mercedes Bresso
Dalle origini all’età contemporanea
Il Mauriziano e la riforma sanitaria
Cambio al vertice del Mauriziano
Gli investimenti degli anni Novanta
La stagione delle grandi ambizioni
Il deficit della sanità pubblica
Non tornano anche i conti del Mauriziano
La Regione getta la maschera
Le ispezioni del ministero dell’Interno
Avanza l’ombra del commissariamento
L’improvviso voltafaccia
Salvate il “soldato” Mauriziano
Si alienano i beni
L’autunno caldo dei camici bianchi
Pietra tombale sull’Ordine.
Info: Fratelli Frilli Editori, Genova 2005, pp. 250, € 15; Url: http://www.frillieditori.com – e-mail: info@frillieditori.com
Il volume si può consultare presso la Biblioteca dell’Associazione.